il mondo fuori di noi, il mondo dentro
"Penso alla sempre più estesa intolleranza verso tutti quegli spazi che non sono a misura d’uomo. All’urgenza panica di riempire ogni spazio, materiale e immateriale con qualcosa che lo riduca alla nostra miserabile misura d’uomini. Di non lasciare che un vuoto, una briciola di inquietante estraneità si insinui nel nostro pensiero e nella nostra esperienza. Di impedire alla estraneità, che sia quella della natura o quella, nei nostri tragici e mediocri giorni, del migrante, o semplicemente dell’altro da noi di insinuarsi nel nostro campo di azione.
[...] Allora bisogna ricordare che questa operazione sciagurata non è solo qualcosa che facciamo alla natura. È qualcosa che facciamo a noi e alla nostra vita intima e profonda. La mano che cancella il mondo fuori di noi, nella sua meravigliosa estraneità, è la stessa che cancella la misteriosa vita intima dei nostri pensieri."
Andrea Bocchiola (esponente del Club Alpino Accademico Italiano, alpinista, docente universitario di Etica della Filosofia) a proposito del modello di sviluppo proposto all’Alpe Devero.
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"In una situazione come quella odierna in cui le zone selvagge sulla carta geografica delle Alpi si sono ridotte a poche macchioline, “avvicinare le montagne” (con la costruzione di altri impianti di risalita) non ha alcun senso."
Alpe Devero: avvicinare le montagne? / di Alberto Paleari